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Alcol etilico

L'etanolo (o alcol etilico) è un alcol a corta catena, la cui formula bruta è C2H5OH. È anche chiamato semplicemente alcol essendo alla base di tutte le bevande alcoliche.
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore. È tendenzialmente volatile ed estremamente infiammabile. La fiamma che produce durante la combustione si presenta di colore blu tenue, ed è molto difficile da vedere in presenza di luce.
È completamente solubile in molti solventi organici - ad esempio il cloroformio - ed in acqua. Con la dicitura alcol puro si indica una soluzione di etanolo in acqua al 95%.
Prodotto in natura dalla fermentazione (detta fermentazione alcolica) degli zuccheri, è l'alcol più diffuso e l'unico adatto al consumo alimentare. È presente nelle birre in percentuali solitamente inferiori al 10%, nei vini in percentuali comprese tra il 10 ed il 15%, nei liquori in percentuali fino al 70%.
In alcuni paesi del mondo, viene usato come combustibile al posto della comune benzina, dato il suo costo molto contenuto, se prodotto autonomamente. Il Brasile è il paese dove più si fa uso di bioetanolo per autotrazione con il motore Flex prodotto dalla FIAT e dove esistono le più grandi centrali di raffinazione di canna da zucchero, da cui si ottiene. La Svezia è la nazione europea dove più si sta sviluppando il mercato del bioetanolo.
In cosmetica, viene ampiamente utilizzato nella produzione di profumi.
È comunemente utilizzato come disinfettante in ambito casalingo. L'etanolo uccide i microorganismi denaturando le loro proteine e dissolvendo i loro lipidi, risulta pertanto efficace contro molti batteri, funghi e virus (compreso il virus della SARS), però è totalmente inefficace contro le spore dei batteri. Le miscele al 70% in peso di alcol sono quelle che possiedono il maggior potere antisettico. L'etanolo in forma idrata è infatti rapidamente assorbito all'interno della cellula, mentre l'alcol puro richiama acqua sulla superficie cellulare producendo fenomeni di coagulazione all'interno della membrana plasmatica che generano una parziale protezione per la cellula batterica dal disinfettante.
È usato come solvente di resine naturali e nella lucidatura dei mobili, per la preparazione di vernici, quali gommalacca, gomma benzoe, sandracca.
Viene utilizzato come decolorante nella colorazione di Gram.

Metabolismo ed effetti dell'etanolo

L’etanolo è una molecola molto piccola, facilmente diffusibile in tutto l’organismo (si diffonde meglio dell’acqua). Il suo assorbimento non richiede alcuna digestione: passa direttamente e rapidamente nel sangue anche attraverso la mucosa della bocca, della faringe e dell’esofago, ma la massima parte attraversa le pareti dello stomaco e del primo tratto di intestino. Dopo mezz’ora - un’ora e mezza dall'ingestione si ritrova nel sangue. Il primo organo ad essere raggiunto dall’alcol etilico è il fegato, che inizia a "smontarlo" (metabolizzazione), trasformandolo prima in acetaldeide poi in acido acetico (sostanze tossiche), per ridurlo infine in acqua e anidride carbonica. Questo processo non avviene al primo passaggio, infatti una grande quantità di alcol supera il fegato inalterato e raggiunge rapidamente attraverso la circolazione generale tutte le cellule dell’organismo. Arriva ai muscoli, alle ossa, al cervello, ai polmoni, alla pelle. Essendo diffusibile nei grassi e nell’acqua non conosce barriere, passa anche attraverso la placenta e alla ghiandola mammaria. Può essere dosato nel sangue, nella saliva, nelle urine, nel sudore e nel respiro (etilometro).
Tutte le membrane cellulari subiscono una modificazione, per cui viene in misura variabile alterata non solo l'integrità delle cellule ma anche il processo di trasmissione e ricezione delle comunicazioni intercellulari. Le membrane delle cellule nervose sono particolarmente sensibili: proprio su questa azione l’etanolo è piaciuto tanto all’uomo, da entrare e rimanere negli usi e nelle tradizioni.

L’effetto dell'etanolo sul cervello è in principio debolmente euforizzante, ma all'aumentare del livello alcolemico (concentrazione di alcol nel sangue) dall'euforia e la disinibizione si passa alla sedazione, che cresce progressivamente fino ad arrivare al sonno profondo, quindi al coma e infine alla morte per blocco cardio-respiratorio.
L’etanolo è in grado di fornire energia alle cellule (circa 7 KCal per grammo) ma a prezzo di importanti effetti tossici in parte diretti e in parte dovuti ai suoi derivati (acetaldeide e acido acetico).
Per metabolizzare l'etanolo il fegato utilizza una via enzimatica principale, ma se i livelli sono alti è in grado di utilizzarne una seconda, poi una terza. Il 90% dell’alcol ingerito viene distrutto dal fegato, che con il passare degli anni pagherà caro il prezzo per questo "sacrificio". Vediamo alcune conseguenze:
1. Alla tossicità dell’alcol si è aggiunta quella dell’aldeide e l’acido acetico, che vanno a loro volta rapidamente eliminate (detossicazione)
2. L’equilibrio chimico all’interno delle cellule viene alterato: uno degli effetti è l’accumulo nella cellula epatica di grassi (steatosi epatica).
3. Per la detossicazione si consumano energie che vengono sottratte ad altre importanti operazioni biologiche

Danni fisici e mentali dell’etanolo sull’organismo

I danni dell’alcol etilico dipendono in parte dall’azione tossica diretta sulle cellule. Abbiamo visto nella precedente lezione, che l’etanolo è facilmente diffusibile e dosabile in tutti i liquidi e tessuti dell’organismo e raggiunge tutte le cellule. Gran parte dei danni però sono indiretti e dovuti alla seguente serie di fattori:

1) La carenza nutrizionale, legata al fatto che ogni grammo di alcol produce circa 7 kilocalorie (lo zucchero da cucine ha 5 Kcal/grammo). Un litro di vino fornisce circa 750 kilocalorie. Può soddisfare parte del fabbisogno giornaliero (2000-3000 kilocalorie) sostituendosi alla normale dieta, ma fornendo calorie estremamente povere in qualità.

2) Malassorbimento, dovuto ai danni a carico dell’apparato digerente e del pancreas (produttore di enzimi digestivi). Le sostanze peggio assimilate dall’intestino danneggiato dall’alcol sono le vitamine B1, B3, B6, A, C, E, B12, gli elettroliti K, Mg, Ca, Zn, P, proteine, zuccheri e acidi grassi essenziali.

3) Aumento delle perdite per sanguinamento gastroenterico

4) Aumento del lavoro delle cellule, impegnate nei processi di disintossicazione.

5) Aumentata produzione di radicali liberi (sostanze fortemente reattive che causano danni di vario tipo alle cellule, che vanno dall’invecchiamento e morte precoce alla trasformazione maligna).

6) Trasformazione delle sostanze pro-carcinogene (idrocarburi, nitrosamine) in carcinogene.

7) Alterazione della struttura del DNA (dove risiedono tutte le informazioni per la vita).

8) Deficit della risposta immunologica (fondamentale per contrastare infezioni e tumori).

9) Alterazioni mentali e comportamentali che portano a una progressiva perdita del senso dell’igiene e della cura di sé, dalla pulizia del corpo e dei denti all’igiene alimentare e sessuale. A tale proposito è stata recentemente segnalata una maggior frequenza di sieropositività per l’HIV tra gli alcolisti (Relazione annuale ASL Roma C, 1 dicembre 2011).
La frequente contemporanea presenza del fumo ha un effetto additivo sui danni alcolcorrelati.

Quadro riassuntivo delle principali malattie alcolcorrelate

Cavo orale paradentosi, carie, carcinoma della lingua, carcinoma laringeo
Esofago esofagite, reflusso gastro esofageo, sindrome di Mallory-Weiss, carcinoma esofageo
App.gastrointestinale gastrite, enterite, carcinoma del colon
Fegato statosi epatica, epatite tossica, cirrosi, carcinoma epatico
Cuore e vasi cardiopatia alcolica (beriberi alcolico, da carenza di Vit.B), ipertensione
Muscoli miopatia alcolica
Pancreas pancreatite acuta, pancreatite cronica
Pelle pellagra (pelle “agra”, ruvida; sintomi: diarrea, dermatite, demenza), rossore, eritema del volto, dilatazioni capillari (ectasie), rosacea
Metabolismo glucidico iperglicemia (soggetto sano ben nutrito) o ipoglicemia (alcolista) nell’intossicazione acuta
Metabolismo lipidico sindrome di Zieve (iperlipemia acuta transitoria, anemia emolitica, epatite)
Infezioni maggiore suscettibilità alle infezioni, tubercolosi (i primi trattamenti di gruppo per gli alcolisti sono stati con gli ammalati di tbc), HIV
Sangue anemia, deficit immunologico, piastrinopenia
Sistema nervoso ematoma subdurale, atrofia della corteccia cerebrale, (demenza), polineuropatia, malattia di Korsakov, degenerazione cerebellare, necrosi del corpo calloso (sindrome di Marchiafava-Bignami), encefalopatia di Wernicke (lesioni del tronco e dei nuclei della base), atrofia cerebellare (cervelletto), mielopatie (lesioni del midollo, con paralisi e disturbi della sensibilità), neurite ottica, tremore, pseudotabe dorsale, epilessia alcolica
Psiche delirium tremens, allucinosi alcolica, delirio cronico di gelosia, dipsomania, suicidio, dipendenza, sindrome d’astinenza
Disturbi psichici associati disturbi d’ansia, tossicomania, depressione, schizofrenia, disturbi di personalità
Organi sessuali e riproduzione amenorrea, cicli anovulatori, deficit della fase luteinica, iperprolattinemia, infertilità, aborto, parto prematuro, cancro alla mammella, impotenza e sviluppo delle mammelle nel maschio
Prodotto del concepimento sindrome feto-alcolica, malformazioni fetali a carico di ossa, articolazioni, genitali, cuore, reni, sordità neuro-sensoriale

Inoltre l’alcol interferisce con numerosi farmaci, potenziandone l’effetto e la tossicità in alcuni casi, riducendo l’efficacia o causando una tossicità crociata (“effetto antabuse”).

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